19 to 27 · November · 2022
Start 18:00
Palazzo Caetani
Piazza XIX Marzo
Cisterna di Latina, 04012
Italy
“Seven” è composta dalla opere in cera colata per stratificazione, su un bassorilievo di Pan di cera, e successivamente rivestito con resine. Ogni opera ha un suo nesso nei brani per Orchestra del maestro Stefano Zaralli, dove, presso ogni tela si troveranno un paio di cuffie in riproduzione continua, così lo spettatore potrà instaurare un rapporto privilegiato rispetto le opere grazie anche ad una lettura oltre che visiva anche uditiva. L’Orchestra diretta dal maestro Stefano Zaralli, a seconda della disponibilità e previo accordo puo’ organizzare date, dove ogni brano collegato alla mostra “Seven” sarà riprodotto dal vivo.
Introduzione di Francesco Elisei.
Le opere di IF hanno un duplice aspetto, simbolico da una parte e demiurgico dall’altra, non parlo di una schizofrenia creativa piuttosto di un magma creativo, una fusione dai molteplici aspetti, ideativi e attuativi. Il simbolismo, a prima vista, palesa significati che accompagnano l’astante spettatore in un viaggio interiore ed emotivo. Il viaggio artistico proposto da IF, una sorta di “itinerarium”, evoca antiche passioni analizzate e raffigurate attraverso un punto di vista contemporaneo. Lo stesso risulta essere il metro comparatore della simbologia del viaggio delle passioni, laceranti e stimolanti. Non mi riferisco al simbolismo di matrice ottocentesca, bensì al simbolismo contemporaneo delle immagini, che oggi troviamo, attraverso internet, sui social. L’iconografia artistica di IF è letteraria e urbana, questi due aspetti si aiutano a vicenda e formano una visione flagrante, pregna di riferimenti Magma creativo La sintesi è figurativa ma la sintassi è pura astrazione, togliete la riconduzione delle immagini figurative, (come poteva non esserlo l’artista in questione, siamo mediterranei e figurativi da 4000 anni) e troverete pura astrazione cromatica, simbolica ed emozionale. Non è una pittura levigata, non è nemmeno laccata, è un insieme di zolle tettoniche che si muovono lentamente tra di esse cristallizzandosi all’improvviso. Colori puri che vengono calati dall’alto, una nuova action painting più meditativa, ma nello stesso momento stratificazione polimaterica che non emoziona solo con i colori, ma con la forza delle immagini e della sceneggiatura. Si potrebbe tranquillamente vedere una sorta di teatro delle immagini, quinte prospettiche, scenografie artistiche, moduli narrativi e monologhi che offrono allo spettatore pura meraviglia. Un nuovo barocco? Riduttivo. Di fronte alle opere di IF, lo spettatore vi ritrova tantissimi riferimenti letterari e teatrali, ma anche cinematografici. Non sono citazioni causali, sono impalpabili ma fondamentali. La scelta di presentare una sequenza di opere dedicate agli stati d’animo, alle passioni, ai vizi, evidenziano la matrice ideativa per immagini in sequenza. L’apparato iconografico è sostenuto da quello iconologico. Le immagini hanno un valore e l’artista le perfeziona attraverso l’uso dello spazio a disposizione, non uno spazio ospitante bensì esso stesso parte della creazione. Un ambiente che insieme allo spazio offre una visione eterea fuori dallo spazio tempo dell’umana avventura. L’inquadratura, sapientemente fusa, dal mondo del cinema a quello letterario senza dimenticare i Maestri del fumetto ( che se non è arte allora che cos’è?), amplifica e sostiene tutta l’impalcatura che l’artista, un moderno Atlante, attua nel ciclo artistico in questione. Le opere d’arte comunicano con chi le guarda o con chi ne parla, ogni spettatore ne analizza il proprio quarto di visione, ognuno con i propri mezzi, per tali aspetti l’elemento comunicativo diviene così fondamentale. Poteva scegliere di fare opere d’arte attraverso una tecnica tradizionale, non a caso, ha scelto la tradizione per la formulazione delle immagini, ma ha deciso di innovare nel momento della costituzione dell’oggetto, una fusione di difficile ideazione ma di felicissima riuscita. L’uso della pasta di cera che colata dopo colata stratificandosi e solidificandosi, gradualmente e lentamente come un lento uscire di magma creativo è lo strumento che canalizza il linguaggio di Ettore, non poteva essere un normale pennello o scalpello, doveva essere qualcosa di reso fluido attraverso il calore, ma che ridiventa solido dopo un po’ di tempo. Alchemica funzione di rinascimentale memoria, La Melancholia del Durer? L’ artista percepito con i suoi strumenti da quelli più tipici a quelli inusuali e apparentemente fuori contesto. Il plasticismo delle immagini resta attivo come un lievito. La veduta d’insieme è il cuore pulsante del magma creativo di IF, astanza e flagranza nelle opere dell’artista denotano una forte emotività che ha necessità di sgorgare lentamente e di stratificarsi, demiurgica capacità di trasformare la materia e di dargli nuove qualità. Action painting e arte industriale percepito da un figurativo mediterraneo, in chiave letteraria, cinematografica ed emozionale.
Roma, lì 2 agosto 2022
Francesco Elisei
IF.
19 November 2022
18:00
18:30
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Introduzione alla mostra personale.
Artemisia Ensemble suona “SEVEN” il concerto. A cura del Maestro Stefano Zaralli.
27 November 2022
18:30
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Chiusura mostra.
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